mercoledì 26 dicembre 2012
lunedì 17 dicembre 2012
martedì 11 dicembre 2012
Seminario Boxe de Rue Scuola Alì e Manusardi
Venerdì 21 dicembre all'interno della struttura Molassana Boero Campi Ca' de Rissi via di pino 35 dalle 18.00 alle 20,30
Conoscere la Boxe de Rue.
Che cos’é la Boxe de Rue? Al giorno d’oggi, con il termine Boxe de Rue (it. Boxe da
Strada, fr. Savate de Rue o Défense dans la Rue, ing. Street fighting), si intende la struttura
tecnicamente evoluta dell’antica Savate, un sistema di combattimento con “pugni / calci /
lotta / bastoni / lame”, praticato con metodi differenti sia nell’Armata reale franc
ese prima e in
seguito nell’esercito napoleonico, sia nei bassifondi di Parigi, Genova, Marsiglia e di altre
città europee.
Riavviata per la prima volta in Francia diversi anni orsono dal lavoro infaticabile del
savateur e addestratore militare Robert Paturel, la Boxe de Rue ritrova oggi spazio in Nord-
Italia per opera di due veterani savateur e street fighter dell’underground (periferia) genovese
e milanese: Giorgio Alì e Renato Manusardi.
giovedì 6 dicembre 2012
La Boxe de Rue Italiana (la strada)
Un metodo di difesa personale evolutivo, destinato a rendere rapidamente un praticante atto a difendersi efficacemente, impiegando delle tecniche semplici.
Scuola Alì e Manusardi la Boxe de Rue Italiana
La Boxe de Rue non si limita ad una soluzione tecnica semplice, ma prevede, la possibilità concreta di trovarsi anche di fronte ad un aggressore esperto nella rissa, capace cioè di attuare finte, distrazioni, inganni, contromosse e convincenti strategie psicologiche che incutono timore e paralisi nell’aggredito.
martedì 4 dicembre 2012
La Boxe de Rue al Nord - Italia Alì e Manusardi
la Boxe de Rue ritrova oggi spazio in Nord-Italia per opera di due veterani savateur e street fighter dell’underground (periferia) genovese e milanese: Giorgio Alì e Renato Manusardi. I quali continuano nei tempi odierni l’esperienza di difesa personale del compianto maestro Arrigo Manusardi (1902-1967), il quale, tra l’altro, appare immortalato nel logo registrato della Boxe de Rue - Scuola Alì e Manusardi, mentre sferra un calcio alla mascella di un aggressore dopo aver rapidamente deviato la sua pistola, a testimonianza di una tradizione marziale e di difesa personale che si protrae da più generazioni di maestri.
lunedì 3 dicembre 2012
Boxe de Rue - Necessità di difendersi
La necessità di doversi difendere da eventuali aggressioni,o saper affrontare con prontezza possibili situazioni. Boxe de Rue la nostra disciplina e quello che insegnamo prevedono lo studio e la pratica di tecniche di difesa personale da strada in modo da apprendere.
in strada le regole non ci sono, quindi è buona cosa essere ancora più semplici ed immediati nelle azioni.
Boxe de Rue Alì e Manusardi (Continuità tra Boxe de Rue e Savate-Boxe Francese.)
La differenza sostanziale, tra combattimento da strada e sport da combattimento, è data dal fatto che ad essere in gioco non è il titolo in palio o i punti per vincere l'incontro ma la VITA stessa. E chiaro quindi che non vedremo tecniche spettacolari ma bensì tecniche più dirette ed efficaci finalizzate a concludere il combattimento nel più breve tempo possibile.
Scuola Giorgio Alì e René Manusardi. Boxe de Rue
La Boxe de Rue gli
elementi più significativi di tale metodologia.
1°. La Boxe de Rue è un sistema che, affinando molto l’istinto e l’intuito anche attraverso
speciali tecniche di respirazione, in molti casi anticipa la auto-difesa attraverso l’attacco
preventivo.
2°. La Boxe de Rue non si limita ad una soluzione tecnica semplice, ma prevede, la
possibilità concreta di trovarsi anche di fronte ad un aggressore esperto nella rissa,
capace cioè di attuare finte, distrazioni, inganni, contromosse e convincenti strategie
psicologiche che incutono timore e paralisi nell’aggredito.
3°. La Boxe de Rue non propone la fuga ad aggressione risolta, ma, per motivi di incolumità
personale e di terzi, obbliga ad accertarsi scrupolosamente della effettiva capacità di non
nuocere più da parte dell’aggressore.
4°. La Boxe de Rue, di ogni caso specifico di aggressione, oltre a prospettare solo le varianti
più efficaci, propone sempre tre soluzioni tipiche, direttamente proporzionali alla
pericolosità dell’aggressore, di cui l’ultima viene insegnata solo alle Forze Speciali
(Special Forces), e vengono così denominate:
1. Neutralizzazione o atterramento.
2. Abbattimento o KO.
3. Annientamento o EF.
La Boxe de Rue sistema completo di difesa personale. Alì e Manusardi
La Boxe de Rue
Come già detto, la Boxe de Rue ha una sua tradizione tecnica millenaria, è un sistema
completo ma in perenne evoluzione, è animata dallo spirito olimpico di continuo
perfezionamento e di sempre migliore efficacia tecnica, vive di nuove scoperte date dalla
creatività “pratica” dei maestri, è in continuo dialogo con gli altri sistemi evoluti di difesa
personale come il krav maga israeliano, lo spetnaz russo e altri, ripone una grande stima nel
ju jitsu, nell’aikido e in tutte arti marziali orientali.
Proprio per questi motivi, la Boxe de Rue è in grado di manifestare una sua personalità
specifica ed una sua diversità, nel composito panorama offerto dai sistemi di difesa
personale. Un carattere specifico che gli deriva dalla pratica “realistica” dello scontro fisico,
così come veniva insegnata nella “metodologia” del Maestro Arrigo Manusardi e dagli eredi della sua Scuola Giorgio Alì e René Manusardi. Proviamo sinteticamente a descrivere gli
elementi più significativi di tale metodologia.
Boxe de Rue - Scuola Giorgio Alì e Renato Manusardi
La Boxe de Rue arte marziale educativa europea.
Oggi più che mai, di fronte all’aggressione consumistica del mercato globale e al tentativo
livellatore di un governo unico mondiale, tutti i popoli della terra sentono indistintamente il
bisogno di preservare le loro tradizioni umane e spirituali come pure la loro cultura, unendosi
attorno a quelle realtà universali di pace, di dialogo, di fraternità e di libertà rappresentate
dallo sport, dalla musica e, soprattutto, da internet..
Il risveglio della tradizione marziale europea e occidentale, soprattutto attraverso il
recupero della Scherma da Duello e della Boxe de Rue, diventa così, in conformità allo
spirito olimpico, un motivo in più di fraterno dialogo e di confronto con le culture marziali e
sportive orientali, afro-americane e medio orientali.
Come già per la Scherma da Duello, così pure per la Boxe de Rue, lo spirito che anima
queste due antiche e attuali discipline è quello della cavalleria medievale, che oggi, sotto la
spinta della cinematografia HD, sembra sempre più radunarsi attorno alle figure dei
condottieri e dei templari.
Si risveglia dunque nella coscienza europea il simbolo e la memoria storica del cavaliere cristiano. Guerriero senza macchia e senza paura, che non arretra mai di fronte al pericolo,
che accetta di difendere con le proprie forze il povero, il debole, l’orfano, l’anziano, la
vedova, che è pronto ad offrire la vita per la libertà del suo popolo e per quella dei popoli
oppressi, che sa accogliere nella sua terra con senso di umana giustizia e di rispetto lo
straniero, il pellegrino ed il viandante, che non vive per il denaro e per il potere ma per una
chiamata e per una missione di pace sentita nel profondo della coscienza come onore,
fedeltà, altruismo e purezza interiore.
Questa somma di valori altamente educativi e di rilevante coesione sociale, vero
patrimonio morale e spirituale delle nostre genti in un periodo di grandi spostamenti di etnie e
di culture verso occidente, sono quello che un insegnante di Boxe de Rue deve saper
trasmettere alle future generazioni di cittadini della nuova Europa, se vuole essere un
custode della Tradizione dei nostri Padri e un formatore di coscienze libere e responsabili.
Iscriviti a:
Post (Atom)