sabato 29 giugno 2013

BF-Savate Boxe de Rue

La Mia Savate Originariamente, la boxe francese non era uno sport, ma un formidabile metodo di combattimento chiamato "scarpa". Nasce per strada, che ha incluso tutti i colpi usati per mettere un avversario fuori pericolo. Percussion mani, pugni e piedi, la testa, gli avambracci, i gomiti, le ginocchia e le gambe, ma anche sequestrato le principali strozzature, proiezioni e dei capitali, reso la scarpa terribilmente efficace. La sua trasformazione in uno sport competitivo (Boxing Savate francese) ha portato ad allontanarsi dal suo tecniche pratiche che possono ledere l'integrità fisica degli oppositori. Intendo qui parlare della mia Savate e di quello che sono riuscito ad apprendere dai grandi decani della boxe francese Italo Manusardi, Giorgio Messina . Parlo da combattente, parlo della passione per questa disciplina che mi ha dato tanto e mi ha fatto diventare quello che sono. La Savate che io insegno è la Savate moderna: preparazione agonistica e difesa da strada. Le regole del ring sono tante ma la strada non ha regole e, quindi, si deve essere pronti a tutto, soprattutto a difendersi. Il mio lavoro di difesa da strada (defense dans la rue - street fighting) si esegue su proiezioni e su attacchi in linea bassa, senza avere il contatto corpo a corpo, ma anticipando l’attacco sia con le braccia che con le gambe o abbinando entrambe le cose, ma messe sempre a segno con lo scopo di difendersi. Charlemont, chassé, spazzata (balayage), fouetté, revers, colpo ad ascia (fouetté de face jambe tendue), colpo di punta di piede montante al viso o alla gola (fouetté de face), chassé alla genovese (chassé de face), pugno con il dorso della mano (crochet en revers): alcuni di questi colpi sono ormai vietati dal regolamento sportivo della Savate perché pericolosi, io li insegno ancora come difesa da strada. Questi calci sono efficacissimi per la difesa, se insegnati bene lasciano il loro segno, e sono favolosi a vedersi in una esibizione di Savate, tradizione quest’ultima quasi completamente persa, che si vede ormai raramente. Personalmente, la Savate a Genova la insegno ancora cosi e così continuerò a insegnarla perche la vera, unica e completa Savate è solo questa: sport e difesa da strada. La Savate ha una sua storia, è un’arte povera ma da rispettare. Chi insegna la Savate, deve saper che esistono tre metodi di insegnamento con cui formare allievi in questa meravigliosa disciplina marziale: sono la difesa, l’assalto e il contatto pieno. In ognuno di questi tre casi ci sono tre preparazioni diverse e non una sola. Nella difesa da strada, si deve sempre capire chi si ha davanti per poterlo affrontare: la strada non ti da il tempo di studiare ma solo il tempo di reagire all’aggressore e nulla più. Nell’addestramento alle gare invece i movimenti possono essere studiati per correggerli e migliorarli.

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